Avete mai fatto caso quanto il mondo abbia accellerato gli ultimi 30 anni? Dalla cosiddetta fine della storia la nostra storia recente è stata un evolversi di eventi concatenati sempre più in rapida successione. Dov’è partita la crepa che ha infranto i sogni ottimistici degli anni 90? Dall’11 Settembre 2001 la crepa ha corso lungo la roccia del nostro tempo, e così siamo passati da guerre in medioriente a crisi economiche a crisi climatiche e geopolitiche, per non parlare di quelle pandemiche.
Il panorama di questo mondo che vediamo viaggiando dal finestrino delle nostre esistenze è sempre più veloce e confuso. Immersi in un presente continuo ci troviamo ingarbugliati in una matassa di fatti e la verità per sbrogliarli è sepolta da cumuli di opinioni relative e bugie.
Per questo abbiamo deciso di fondare Cyclorama!
Partiamo dal nome che ci siamo scelti.
Cos’è un ciclorama?
Il Ciclorama era un tipo di intrattenimento popolare in voga tra XVIII e XIX secolo, consistente essenzialmente in una stanza circolare con le pareti coperte da un disegno di una veduta a 360°, che ricreassero l’illusione di un paesaggio che circondava lo spettatore. E’ conosciuto anche con il nome di panorama, cosmorama, diorama, dipinto panoramico, kosmorama.
L’illuminazione proveniva solitamente dal soffitto e solo con la diffusione dell’energia elettrica si iniziò a usare stanze buie illuminate artificialmente.
Ciclorama della Battaglia di Atlanta
Atlanta History Center
I ciclorami sono ancora usati in diversi musei del mondo per rappresentare fatti storici importanti in maniera immersiva, una versione moderna invece dei ciclorami sono alcuni studi televisivi che con l’ausilio della tecnica del green screen si trasformano in altro.
Il progetto
Cyclorama è un progetto di rivista online nato per parlare delle grandi e piccole cose che succedono in giro per il mondo in un modo aperto e nuovo.
Cyclorama nasce per raccontare il mondo in maniera nuova e con un’ottica globale, con un punto di vista che abbracci tutto il mondo ed i suoi cambiamenti e pericoli.
Il mondo si è globalizzato è la nostra società sta facendo altrettanto, per questo seguire solamente l’ottica nazionale
Cyclorama intende occuparsi di:
- Clima – La lotta al cambiamento climatico, i dati per raccontare la crisi ambientale, e le possibilità per evitare l’aumento dei due gradi di surriscaldamento dell’atmosfera.
- Geopolitica – Approfondiremo le tensioni tra Occidente, Medio Oriente, Cina, Russia, Sud America e Africa. Racconteremo con approfondimenti paesi di cui non sentite mai parlare nei notiziari o su altri siti d’informazioni. Proveremo a capire insieme il futuro dell’Unione Europea e del suo posto nel mondo.
- Economia – La crisi economica, le politiche monetarie, le notizie relative alle grandi multinazionali e la lotta economica tra i paesi
- Società e Diritti – Le tensioni razziali e socioeconomiche, la lotta di molti paesi per i diritti civili e democratici, le proteste e la tensione delle piazze
- Digitale – Tutto sul mondo del web e del Digitale, Social, Intelligenza Artificiale, Big Tech, Crypto, NFT, Web3, Metaverso e molto altro. Racconteremo l’evoluzione di Internet e del Digitale e di come impatterà le nostre vite.
- Scienza e Innovazione – Le ultime scoperte scientifiche, un focus sulle startup più interessanti, le esplorazioni spaziali e quanto di meglio l’essere umano tende a produrre per andare oltre i propri limiti.
Il progetto vuole anche rispecchiare una visione di profonda innovazione nel panorama giornalistico. Per questo vorremmo perseguire sin dall’inizio i seguenti principi d’innovazione.
- Open Journalism – La nostra redazione è aperta a contributi esterni e a chi voglia contribuire con analisi o editoriali di valore. Intendiamo aprire questo progetto ai studenti universitari che vogliono iniziare ad approcciare il mondo del giornalismo.
Inoltre intendiamo fare un giornalismo aperto creando una community dove tenere un filo diretto con i nostri lettori e dare risposta a dubbi o domande. - Open Source Intelligence – Ci affidiamo a fonti open source per raccontare storie e analizzare i problemi e le loro cause. Usiamo tecniche cosidette OSINT (Open Source Intelligence) per gli articoli a stampo investigativo e di fact checking.
- Data Journalism – Un intero reparto della redazione si occuperà di raccontare i dati che raccoglieremo per creare uno storytelling data based. Questo perché un giornalismo moderno ha il dovere non solo di informare ma anche di spiegare e documentare le informazioni che da.
